Sunday, September 14, 2008

PESCARA E IL PORTO*** LA SOSPENSIONE ANTICIPATA DELLA LINEA PESCARA - SPALATO E’ UN PERICOLOSO SEGNALE DI DECADIMENTO *** OCCORRE DEVIARE IL FIUME

di Romano Di Bernardo
Era prevedibile l’attuale situazione di crisi del porto di Pescara.La sospensione anticipata della linea Pescara-Spalato è il segnale più preoccupante che dovrebbe interessare seriamente tutti gli ambienti che operano nel settore. A questo evento sono collegate le carenze organizzative, strutturali e politiche che, fin dalla progettazione della nuova darsena, erano facilmente prevedibili.I nostri amministratori, privi di “coscienza marinara”, furono convinti, in buona fede, che la realizzazione delle due nuove banchine esterne fosse il preludio per la trasformazione della nostra città in un “terminale” dell’autostrada del mare” sulla direttrice Roma – Balcani.L’interramento dei fondali iniziò a manifestarsi già durante la costruzione della darsena. Anche il più modesto dei pescatori sarebbe stato in grado di suggerire ai progettisti di posizionare la barriera foranea almeno 300 metri più al largo con una angolazione morbida che consentisse il deflusso del fiume verso il largo.Dopo il primo errore, nel progettare le nuove banchine, si è continuato a sbagliare permettendo il conseguente imbottigliamento del fondale esposto all’accumulo dei detriti.Basta una sola piena del fiume con mareggiata da greco – levante per depositare migliaia di metri cubi a ridosso delle banchine.E’ NECESSARIA LA DEVIAZIONE DEL FIUME In tutti porti importanti situati alle foci di fiumi di media grandezza come il Pescara si è provveduto alla deviazione del corso d’acqua per isolare l’area portuale collegata direttamente al mare aperto.Questa soluzione pare che sia prevista dal piano regolatore portuale in gestazione presso il Comune e annunciato anche dal sindaco D’Alfonso.Bisogna poi sottolineare l’assoluto disinteresse della Regione. L’Ente crede che a Pescara siano sufficienti le strutture attuali per assolvere al traffico passeggeri ed ha preferito investire tutte le risorse sul porto di Ortona in maniera disorganica e approssimata.. Anche qui si evidenzia la mancanza di “coscienza marinara” da parte dei nostri politici. Non hanno capito che Ortona può diventare un porto di rilevanza nazionale solo se si promuovono quelle infrastrutture di base che consentono il traffico delle grandi navi porta container e simili.Non hanno ancora capito che Pescara potrà diventare un vero porto passeggeri solo se sarà in grado di inserirsi nel circuito delle medie crociere e se potrà ospitare traghetti capaci di trasportare non solo passeggeri ma anche camion e vetture tra l’Italia e il Mediterraneo Orientale .
http://www.pescaraonline.net

No comments: