Tuesday, November 18, 2008

TRADIZIONALE APPUNTAMENTO ALLA MOSTRA MERCATO DEL RADIOAMATORE DI PESCARA ***29 E 30 NOVEMBRE 2008

di Antonino Di Camillo - i 6 DQD


Da ben 43 anni la Fiera Mercato Nazionale del Radioamatore di Pescara rappresenta un appuntamento tradizionale per tanti OM e per moltissimi appassionatidi radiocomunicazioni a tutti i livelli. Anche quest.anno, presso la FIERA ADRIATICA di Silvi Marina, la manifestazione si svolgerà nell’ultimo fine settimanadi novembre, ed ancora una volta ci sarà la concomitanza con altra analoga manifestazione, fatto non gradito da tanti affezionati Espositori, che comunque preferiscono Pescara.Oltre che dalla presenza di una nutrita schiera di Espositori che daranno alla Fiera un tocco decisamente d’avanguardia, le due giornate saranno caratterizzateda iniziative volte a illustrare gli scopi che l.A.R.I. si prefigge specificatamente nel campo delle comunicazioni digitali DSTAR. Ci saranno in proposito delle dimostrazioni presso lo stand della Ditta Marcucci SpA e nella giornata di domenica si avrà un incontro tra i Coordinatori e gli Operatori della rete delle Prefetture e le Autoritàlocali della Protezione Civile.E’ stata assicurata anche la presenza di una rappresentanza della Zona Telecomunicazioni Abruzzo della Polizia di Stato ed essa è particolarmente significativa data la stretta collaborazione con la nostra Associazione nell’ambito delle attività di Protezione Civile.C’è poi, soprattutto, l’obiettivo di stimolare l’interesse delle giovani generazioni nei confrontidella radio, dato che numerosi Istituti scolastici hanno annunciato la loro partecipazione.Il DXCC DESK a cura del dinamico Mario Ambrosi i2MQP con la collaborazione di Dan Handerson N1ND dell.ARRL resterà a disposizione dei visitatori peraggiornare i diplomi e per tutte quelle pratiche necessarie alle operazioni DX.I neo eletti Presidente nazionale Giancarlo Sanna iS0ISJ e il Segretario Generale Mauro Pregliasco i1JQJ dell.Associazione Radioamatori Italiani hannoannunciato la loro presenza, insieme a numerosi esponenti di altre Regioni, presenzegradite in questo classico appuntamento autunnale di Radioamatori.Il Comitato Organizzatore ringrazia tutti gli Espositori, i Visitatori, la cittadinanzadi Silvi Marina la quale sarà rappresentata dal Sindaco Gaetano Vallescura che presenzierà alla inaugurazione.Un saluto e un rigraziamento al Presidente della Fiera Adriatica Renato D'Eugenio e al Suo staff per la particolare attenzione accordata a questa splendida manifestazione.

Saturday, September 20, 2008

Marconi: L’ITALIA DISERTERA’ LA CERIMONIA A SALVAN *** (Fonte http://www.dire.it/DIRE-EMILIA-ROMAGNA/marconi litalia.php)


BOLOGNA - Strappo istituzionale tra Italia e Svizzera su Guglielmo Marconi. L'Italia, infatti, non parteciperà alla cerimonia di conferimento del titolo di "Patrimonio delle Telecomunicazioni" al Comune svizzero di Salvan, prevista per il 26 settembre. Lo ha annunciato l'ambasciatore italiano, Giuseppe Deodato, al consigliere federale Pascal Couchepin, presidente della Confederazione elvetica, e al segretario generale dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (Uit-Itu), Hamadoun Touré. E la novità è salutata con un grido di vittoria dal Comune di Sasso Marconi che rivendica per sè quel titolo.
Il sindaco del Comune bolognese, Marilena Fabbri, nei giorni scorsi aveva interessato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, esponendo i propri dubbi sulla documentazione storico-scientifica alla base dell'assegnazione dell'onorificenza a Salvan. E a Sasso raccontano che Letta è stato molto sollecito nel raccogliere la richiesta. Fatto sta che l'intenzione dell'Italia di disertare la cerimonia del 26 non dispiace affatto al Comune bolognese: "E' un passo importante nella doverosa ricerca della verità storica". Fabbri gongola: "Non possiamo che condividere con il Governo italiano e con l'Ambasciata che una semplice presenza delle Autorità italiane alla cerimonia di Salvan potrebbe suonare come implicito riconoscimento di un fatto che a nostro giudizio va opportunamente accertato".
Fabbri ringrazia poi le autorità italiane "per avere appoggiato con sensibilità e sollecitudine la comunità di Sasso Marconi" e spera che, anche con la collaborazione dell'Uit-Itu, di Salvan e delle fondazioni marconiane, si riesca "finalmente a dare la corretta dignità storico-scientifica al nostro più illustre concittadino Guglielmo Marconi e alle sue scoperte".L'evento di Salvan, continua Fabbri in una nota, "può offrire l'occasione a storici, scienziati e alle Istituzioni di fare chiarezza, magari arrivando anche a nuove verità". Tuttavia, "nella situazione attuale", fa bene l'Italia a non andare alla cerimonia in Svizzera. Il Comune di Sasso ricorda che l'Uit-Itu, interpellata a sua volta, ha deciso di non mettere a diposizione le prove scientifiche in suo possesso sulla presenza a Salvan di Guglielmo Marconi nell'estate del 1895. Ma Sasso non arretra e ribadisce: le evidenze storico–scientifiche disponibili "attestano che Marconi realizzò gli esperimenti decisivi alla base della comunicazione senza fili a distanza a Pontecchio Marconi (frazione di Sasso Marconi) tra il 1894 e il 1895".
E non ci sono prove che nello stesso anno abbia lasciato l'Italia poiché, essendo sottoposto agli obblighi di leva militare, doveva attenersi a precise procedure in caso di espatrio e sono disponibili documenti e nulla osta necessari ad ottenere il suo primo passaporto, consegnato il 10 febbraio 1896 poco prima che Marconi partisse per Londra."Ci sono una serie di cose che noi di Sasso Marconi (e noi italiani) non possiamo accettare commenta Fabbri- innanzitutto il fatto che il titolo internazionale di Patrimonio delle telecomunicazioni venga assegnato, nella sua prima edizione, ad un luogo che non è in grado di dimostrare il suo coinvolgimento con Guglielmo Marconi e con la storia delle telecomunicazioni".

Un paradiso a portata di…barca *** Navigando nell’Adriatico centrale tra le isole della Croazia***.

Testi e foto digitali di Erminio D’Alessandro



Con un serie di reportage fotografici e brevi appunti, torno a raccontare le ultime navigazioni effettuate nelle acque della Croazia per i lettori interessati a questo tipo di vacanza o che desiderano, attraverso questi brevi spot, fare una crociera virtuale.A bordo di Capriccio, una barca a vela armata a sloop di 42 piedi (circa 13 mt.), ho percorso questa estate quasi 1500 miglia, in circa quarantacinque giorni di navigazione da maggio sino ad oggi, più della metà nelle acque della Croazia.Nonostante i sempre troppi impegni di lavoro, sono riuscito ad organizzare due crociere degne di questo nome, una decina di giorni ai primi di luglio (meta le isole centro settentrionali) ed una quindicina a fine agosto a sud (meta le isole del sud e Dubrovnik) evitando accuratamente il periodo 15 luglio – 15 agosto, in cui le coste croate sono prese di assalto ed è sempre un problema trovare posto sia in porto che in rada.


Le ottime condizioni atmosferiche della trascorse estate, la costante dell’alta pressione ed il periodo favorevole hanno consentito, quasi sempre, un turismo itinerante e di ormeggiare ogni sera in un porto o in una baia diversi, rendendo la crociera sempre interessante.Le traversate dall’Italia verso la Croazia sempre di notte, in modo da raggiungere di giorno la costa croata ricca di isole, isolette, scogli e secche, tutte bellissime, ma pericolose per la navigazione.


Le traversate di rientro dalla Croazia in Italia sempre di giorno, con arrivo in serata nel Marina di Pescara, ben segnalato e soprattutto conosciuto.Lasciare l’ormeggio del Marina di Pescara alla sera ed all’alba veleggiare nel silenzio in vista delle isole della Croazia è un’esperienza ogni volta affascinante. Il profumo del caffè all’alba, preparato al risveglio dalle nostre assonnate compagne di navigazione per noi uomini con la barba lunga, che abbiamo trascorso la notte in coperta, inebriante. Il primo ormeggio in terra di Croazia, con la bandiera gialla (obbligatoria ed indicante che non ancora sono state esperite le formalità di dogane e polizia di ingresso in Croazia) ha il sapore intenso ed unico dell’inizio della vacanza. Neanche il paio d’ore che normalmente si perdono per scrivere a mano moduli e scartoffie per la “Capetanija” e per la “Policija” e l’attesa per il rituale dei timbri sui documenti di ingresso riesce a scalfire l’entusiasmo di cui siamo intrisi. Solo la sera prima eravamo a Pescara, ora… in paradiso.


Una leggenda dalmata narra che il buon Dio, per ringraziare le credenti popolazioni dalmate che tanto patirono per spada dai saraceni, abbia donato a loro tutte o quasi tutte le isole dell’Adriatico. In effetti la costa dalmata è l’ideale per la navigazione e soprattutto per le barche a vela, dolci venti generati dalle termiche tra la montuosa costa ed il mare, accarezzano le tratte di mare protette tra le isole, regalando facilmente da 10 a 15 nodi di vento con mare praticamente calmo. Raramente, in estate, il maestrale o la bora si incuneano tra i canali delle isole, disposti da nord ovest a sud est, gonfiando il mare. Ogni mattino, dopo una buona colazione e l’immancabile spesa al mercato per la kambusa (pesce fresco, frutta ed ortaggi) intorno alle nove, nove e trenta, si lascia l’ormeggio, si esce dal porto, si drizzano le vele e nel silenzio si percorrono, in poche ore, le 20, 30 miglia di distanza che ci separano dalla meta successiva, non senza aver fatto prima una bagno ristoratore e consumato una breve colazione a base di frutta fresca, in una bella baia.


Ogni pomeriggio un porto nuovo, una nuova cittadina da scoprire, visitare ed alla sera, al tramonto, intorno al tavolo del pozzetto per la cena, rigorosamente preparata a bordo con il pesce fresco acquistato al mattino e pulito in mare durante la navigazione, cucinato con tanta passione e buon olio di oliva abruzzese. Quando e dove è possibile, dopo cena, ci si diverte ad attrezzare un “concertino” trasformando la poppa della barca in un piccolo e tecnologico palchetto con mixer, amplificazione, microfoni, roland, chitarra elettrica e percussioni, per suonare e cantare insieme, dolcemente, con la voce che c’è, i nostri amati vent’anni, ovvero gli anni settanta, Battisti in testa, a volte, con decine di coristi e ballerini improvvisati delle barche in fianco.Infine una bella passeggiata notturna per chiudere la giornata e definire gli ultimi dettagli della meta del giorno successivo e prima della mezzanotte, stanchi ma soddisfatti, a dormire ed al mattino seguente di nuovo da capo.E’ o non è… il paradiso?
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Foto n. 1 – Capriccio all’ormeggio nel Marina ACI di Korcula
Foto n. 2 – una bella inquadratura di Dubrovnik scattata dall’alto dei monti che la sovrastano
Foto n. 3 – il Marina ACI di Korcula visto dall’ingresso
Foto n. 4 – il rituale della pulizia del pesce fresco durante la navigazione

Sunday, September 14, 2008

PESCARA E IL PORTO*** LA SOSPENSIONE ANTICIPATA DELLA LINEA PESCARA - SPALATO E’ UN PERICOLOSO SEGNALE DI DECADIMENTO *** OCCORRE DEVIARE IL FIUME

di Romano Di Bernardo
Era prevedibile l’attuale situazione di crisi del porto di Pescara.La sospensione anticipata della linea Pescara-Spalato è il segnale più preoccupante che dovrebbe interessare seriamente tutti gli ambienti che operano nel settore. A questo evento sono collegate le carenze organizzative, strutturali e politiche che, fin dalla progettazione della nuova darsena, erano facilmente prevedibili.I nostri amministratori, privi di “coscienza marinara”, furono convinti, in buona fede, che la realizzazione delle due nuove banchine esterne fosse il preludio per la trasformazione della nostra città in un “terminale” dell’autostrada del mare” sulla direttrice Roma – Balcani.L’interramento dei fondali iniziò a manifestarsi già durante la costruzione della darsena. Anche il più modesto dei pescatori sarebbe stato in grado di suggerire ai progettisti di posizionare la barriera foranea almeno 300 metri più al largo con una angolazione morbida che consentisse il deflusso del fiume verso il largo.Dopo il primo errore, nel progettare le nuove banchine, si è continuato a sbagliare permettendo il conseguente imbottigliamento del fondale esposto all’accumulo dei detriti.Basta una sola piena del fiume con mareggiata da greco – levante per depositare migliaia di metri cubi a ridosso delle banchine.E’ NECESSARIA LA DEVIAZIONE DEL FIUME In tutti porti importanti situati alle foci di fiumi di media grandezza come il Pescara si è provveduto alla deviazione del corso d’acqua per isolare l’area portuale collegata direttamente al mare aperto.Questa soluzione pare che sia prevista dal piano regolatore portuale in gestazione presso il Comune e annunciato anche dal sindaco D’Alfonso.Bisogna poi sottolineare l’assoluto disinteresse della Regione. L’Ente crede che a Pescara siano sufficienti le strutture attuali per assolvere al traffico passeggeri ed ha preferito investire tutte le risorse sul porto di Ortona in maniera disorganica e approssimata.. Anche qui si evidenzia la mancanza di “coscienza marinara” da parte dei nostri politici. Non hanno capito che Ortona può diventare un porto di rilevanza nazionale solo se si promuovono quelle infrastrutture di base che consentono il traffico delle grandi navi porta container e simili.Non hanno ancora capito che Pescara potrà diventare un vero porto passeggeri solo se sarà in grado di inserirsi nel circuito delle medie crociere e se potrà ospitare traghetti capaci di trasportare non solo passeggeri ma anche camion e vetture tra l’Italia e il Mediterraneo Orientale .
http://www.pescaraonline.net

Thursday, June 12, 2008

ESERCITAZIONE PROT. CIV. AL LARGO DI PESCARA

SIMULATO UN GRAVE INCIDENTE AEREO AL LARGO DI PESCARA*** I RADIOAMATORI SPERIMENTANO CON SUCCESSO UN NUOVO SISTEMA DI LOCALIZZAZIONE SU UNA MOTOVEDETTA DELLA GUARDIA COSTIERA

di Romano Di Bernardo

Era buio pesto quando la notte del 6 maggio scorso usciva dal porto di Pescara una motovedetta della Guardia Costiera per un intervento di estrema difficoltà: la ricerca di un aereo caduto in mare a circa 3 miglia dalla costa sul corridoio di avvicinamento all’aeroporto d’Abruzzo.Per fortuna si trattava solo di una esercitazione, la Airsubsarex 1/2008 coordinata dalla Prefettura con la partecipazione di Capitaneria di Porto, Forze di Polizia e volontari della Croce Rossa.Noi radioamatori eravamo stati invitati per la sperimentazione del nostro sistema A.P.R.S. installato per l’occasione sulla imbarcazione inaffondabile della Guardia Costiera che doveva recuperare eventuali superstiti del sinistro aereo.Il giorno prima Antonino i6DQD, Amato i6PNN, Nicola iW6BUW e il sottoscritto avevano montato un’antenna G.P. agganciato ad un passamano dell’imbarcazione incontrando difficoltà insormontabili soprattutto per il passaggio del cavo RG8 dall’apparato THD7A installato nella cabina all’antenna situata in coperta. L’unico sistema era di tenere la porta della plancia socchiusa. Nella malaugurata ipotesi di una emergenza vera si sarebbe dovuto sganciare il cavo e chiudere il portellone della cabina stagna.Alle ore 22.00 in punto viene dato il via alla prova. Escono in mare, oltre alle motovedette della Cap. di Porto i mezzi delle altre forze dell’ordine.Nella sala radio della Prefettura sono presenti tutti i corpi istituzionali oltre alle maggiori autorità interessate alla prova.LA RICERCA E IL RECUPERO DI 17 NAUFRAGHII nostri operatori sono così dislocati. Amato i6PNN su una motovedetta, Antonino i6DQD, Romano i6VDB, VincenzinaIZ6DUS, Tonino iZ6ETK e Stefano iK6TOR in Prefettura; Nicola iZ6BUW e Mirko iK6TIM in Capitaneria, Alberto iW6NAP e Lucio iW6OCN sul piazzale del Porto Canale impegnati nel collegamento ATV tra Capitaneria e Sala Operativa Prefettura.All’uscita dal porto della motovedetta il segnale di Amato iQ6PE (nominativo della nostra Sezione) incominciava a tracciare una netta linea rossa sui computer della Prefettura e della Capitaneria. L’A.P.R.S. viene attuata sia in diretta che via INTERNET.Qui comincia la “meraviglia” dei non radioamatori nel constatare come un sistema così semplice e così valido non sia stato ancora diffuso tra gli enti preposti alla Protezione Civile.E’ vero che il Compartimento può disporre di alcuni sofisticati sistemi satellitari dedicati, ma dove sono? Quali difficoltà si incontra per poterli considerare operativi in modo capillare ?Sul modesto monitor dei nostri computer potevamo segnalare in tempo reale (ma non lo abbiamo fatto perché la nostra era solo una dimostrazione) la rotta, la velocità, la posizione precisa al millimetro della imbarcazione con il semplice movimento del “puntatore”.I due sistemi, via Internet e via diretta, hanno dato esito positivo ed hanno ottenuto pieni voti dagli osservatori, anche se non tutti ne hanno capito il semplice meccanismo.In realtà per noi si trattava solo di una comune routine. .L’esercitazione si è conclusa alle ore 02.00 . Sono stati recuperati 17 naufraghi e due zattere di salvataggio in circa 4 ore di operazioni.Il tracciato ripreso dal PC mostra il percorso della motovedetta su cui era imbarcato Amato i6PNN con la piccola stazione digitale di potenza irrisoria. -La mappa a fondo pagina mostra l'intero percorso della motovedetta della Guardia Costiera con a bordo il radioamatore Amato Patregnani i6PNN------------------------Servizio fotografico di Vittorio Baroni i6VTO -------------------------
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Wednesday, May 21, 2008

(interessa i Soci A.R.I.) LETTERA APERTA AI SOCI ARI DI MARIO AMBROSI I2MQP


Un intervento del Consigliere Mario Ambrosi *** LETTERA APERTA AI SOCI ARI *** la grave crisi che sta attraversando la prestigiosa Associazione Radioamatori Italiani

Milano, 19 maggio ’08

Alcuni giorni fa un amico mi ha fatto pervenire copia di quanto pubblicato da un giornalino telematico a proposito di alcuni fatti che riguardano l’ARI, e che, non avendo alcun rapporto istituzionale con la nostra Associazione rischia di essere usato o, peggio, strumentalizzato a favore dell’uno o dell’altro. Questi fatti sono esposti in maniera tale che ritengo necessario fare alcune precisazioni.

Non avendo accesso allo stesso strumento, e non avendo nemmeno la possibilità di far conoscere il mio pensiero tramite RadioRivista, essendo tra quei soci che non riescono più ad esprimere il proprio parere sulla stessa, devo usare questo modo di comunicazione per farlo conoscere e prego i responsabili di Sezione a cui questa lettera viene inviata, di renderla disponibile ai soci.


1) Viene contestata la decisione del Collegio Sindacale ARI di affidare il compito di controllare le note spese Ediradio di un Consigliere ad un esperto esterno, commercialista e revisore dei conti, e si definisce la complessità di queste spese pari a quella della spese dal droghiere.

Evidentemente chi scrive si dimentica, pur essendo stato presente, di quanto nella riunione
( che per quello che io ne capisco non era valida ) dell’11 gennaio al ristorante Il FUNGO di Roma EUR. I presenti avevano deciso di fare un nuovo controllo delle note spese del periodo 2003-2005 della Ediradio e di aver dato incarico in tal senso ad un commercialista. La decisione è stata presa nonostante già due anni prima il CDN avesse incaricato una ditta di revisione dei conti di Bologna di svolgere una accurata e costosa indagine sui conti di ARI ed Ediradio dello stesso periodo.

L’indagine, si parla di un costo totale di 8/9 mila Euro, si era conclusa senza che venisse rilevato niente nei confronti degli amministratori di allora e, forse per questo motivo, non è stata resa pubblica. C’erano invece stati dei rilievi tecnici e dei suggerimenti per migliorare la trasparenza e le procedure amministrative relative alle note spese in Ediradio, ma sono suggerimenti che sono stati completamente ignorati.

Come al solito si usano due pesi e tre misure.

Se il CD ARI decide un controllo sulla Ediradio, senza l’autorizzazione del Consiglio di Amministrazione della Ediradio stessa, questo è giusto. Ma se analoga azione viene decisa dal Collegio Sindacale ARI su mandato specifico del Consiglio di Amministrazione Ediradio, allora si considera questo il controllo “della spesa dal droghiere”.

Sono decisioni che, quando prese da una parte sono serie e valide, quando prese da altri vengono definite in maniera sprezzante tentando di farle cadere nel ridicolo, senza rendersi conto, o forse cercando di far credere che non sono esattamente la stessa cosa.

La ciliegina sulla torta sono poi i commenti sulla distanza della residenza del consulente scelto dal Collegio Sindacale, che deve spostarsi da Roma a Milano per svolgere il suo compito, dimenticando che quello scelto l’11 gennaio a Roma risiede in Puglia. I miei ricordi collocano la Puglia più in là di Roma, ma forse sono compromessi dal sapore delle cozze pelose.

2) Si valuta inammissibile e incompetente il Collegio Sindacale in quanto ARI ed Ediradio
sono soggetti di diritto autonomo ed indipendente.

Di nuovo si usano due pesi e tre misure.

Se sono soggetti di diritto autonomo ed indipendente, che titolo ha il CD ARI di ordinare
una ispezione in Ediradio senza nemmeno far finta di sentire il parere del Consiglio di
Amministrazione della stessa?

Il Collegio Sindacale ARI, invece, si è mosso in funzione di una specifica richiesta scritta
del Consiglio di Amministrazione della Ediradio che ne richiede l’intervento.

Di nuovo sono decisioni che, quando prese da una parte sono serie e valide, quando prese dalla parte avversa, vengono definite inammissibili senza considerare che la decisione poco regolare è quella di gennaio.


3) Si contesta la scelta del commercialista fatta del Collegio Sindacale, in quanto appartenente allo schieramento avverso a quello del Consigliere sulle cui spese si deve svolgere il controllo.

E ancora si usano due pesi e tre misure.

L’incaricato del controllo non fa parte di nessuna lista, per quanto a mia conoscenza, anzi,
in passato è stato scelto dal CDN per il Consiglio di Amministrazione Ediradio, e solamente
per l’impossibilità statutaria di avere più di 5 consiglieri non si è proceduto al riguardo. Lo
stesso, durante l’assemblea del 2007 a Varese, come riportato dal verbale, è stato definito
dall’allora presidente Belvederi come persona valida e capace.

In effetti non esiste nessuna lista ufficiale che si contrapponga al Cartello AWX, anche se
circolano tante raccomandazioni di voto ed elenchi autonomi e diversi tra di loro, fatti da
gruppi, sezioni e Comitati Regionali. Per ora ne hanno facoltà, me se andranno avanti le
nuove proposte di Statuto, così come sono state presentate, in futuro non ci saranno
problemi di scelta. Ci sarà la lista unica e per noi diventerà tutto più facile e senza contrasti.

E’ invece il commercialista scelto nella riunione ( che per quello che io ne capisco non era
valida ) dell’11 gennaio al ristorante Il FUNGO a fare parte dei candidati Sindaci che
vengono indicati dal Cartello AWX .

Per ora mi limito a questo e vi ringrazio per la cortese attenzione.

Mario, I2MQP